lunedì 28 settembre 2015

Incredible India

Chicken Green Masala
Pollo con salsa verde


4/5 persone

Ingredienti:
- 500 gr di pollo
- 1 pomodoro tagliato a cubetti
- 1 grossa cipolla
- 1 tazza di foglie di coriandolo tritate
- 1/2 tazza di foglie di menta
- 2 cucchiai di yogurt
- 2 cucchiai di noce di cocco gratuggiata
- 2 cucchiaini di zenzero tritato
- 2 cucchiaini di polvere di cumino e coriandolo
- 1/2 cucchiaino di garam masala
- 4-5 peperoncini verdi piccanti
- foglie di alloro, cannella intera e chiodi di garofano
- 1/2 cucchiaino di curcuma

Riso con cumino
Per prima cosa preparare il riso. Scaldare dell'olio di semi di girasole in una padella e poi aggiungere del cumino e tostarlo. Aggiungere il riso crudo e tostare per 3 minuti. Una volta tostato il riso, aggiungere una quantità d'acqua pari al doppio del volume del riso e portare a ebollizione. Cuocere finché il riso non assorbe tutta l'acqua. Tenere da parte.

Salsa verde
Per preparare la salsa verde, versare in una padella i seguenti ingredienti e cuocere a fuoco basso finché non diventano marroni: olio, aglio, zenzero fresco, peperoncini verdi (4-5), e cocco gratuggiato. Quando gli ingredienti saranno diventati marroni, aggiungere 10 grammi di menta e 20 grammi di coriandolo. Spegnere il fuoco. Quando il composto si sarà raffreddato, frullarlo in un mixer insieme a yoghurt e limone. Tenere da parte.

Pollo
Scaldare dell'olio di semi di girasole in una pentola, tagliare la cipolla e metterla a soffriggere nell'olio. Aggiungere il coriandolo tostato e il cumino in polvere, il mix di spezie (le foglie di alloro, la cannella intera, i chiodi di garofano). Quando la cipolla sarà dorata, aggiungere il pomodoro tagliato fine. Una volta che il composto sarà omogeneo, aggiungere il pollo, 1 cucchiaino e mezzo di sale, 1 cucchiaino di curcuma, 2 cucchiaini di cumino e coriandolo (insieme), la salsa verde preparata precedentemente, lo yoghurt e il garam masala. Cuocere a fiamma viva finché il pollo non sarà ben cotto.

Servire caldo insieme al riso. Buon appetito!

"Ho deciso di presentare questa ricetta perché è molto facile e gli ingredienti sono di facile reperibilità. Possono farla tutti, e in più è poco piccante ed è un ottimo modo per avvicinarsi alla cucina indiana. I nostri piatti sono sani e buoni, perché utilizzano tante spezie come il coriandolo o il cumino, che fanno molto bene al corpo in quanto antibiotici naturali. Non a caso proprio in India è nata la medicina ayurvedica.
Questa ricetta è un piatto per tutti i giorni, si può preparare sia per pranzo sia per cena e può essere consumata con il riso che vi propongo, ma anche con il pane, il chapati. Noi donne impariamo l'arte del cucinare dalle nostre mamme e dalle nostre nonne, e questo è fondamentale, perché quando ci sposiamo l'uomo si aspetta che proprio la donna si occupi della cucina. Infatti è solo recentemente che gli uomini (molto pochi!) cominciano a cucinare in India. Di solito si beve acqua o buttermilk mentre si mangia questo piatto. Gli uomini possono bere anche birra o vino, ma le donne solitamente si astengono dal bere alcolici."
Preparare gli ingredienti per la salsa verde

Tostare l'aglio e i peperoncini verdi

Aggiungere il cocco e lo zenzero
Aggiungere il coriandolo e la menta

Lasciare raffreddare e frullare il tutto

Soffriggre la cipolla

Aggiungere il pomodoro tagliato a cubetti

Aggiungere il pollo

Lasciare cuocere a fiamma viva

Servire!

martedì 8 settembre 2015

My sweet Afghanistan

Dolce di Narghilia

20 pezzi

Ingredienti:
- 200 g di noce di cocco
- 200 g di zucchero
- 1 pizzico di cardamomo grattugiato
- 2 uova intere + 1 albume

Mescolare tutti gli ingredienti e, con le mani, creare delle piccole sfere delle dimensioni di una pallina da golf, per poi schiacciarle fino a farle diventare dei dischi alti circa 2 cm. Disporre i dolcetti su una pirofila rivestita di carta da forno e infornare a 180° in forno già caldo per 15 minuti circa o finché i dolci non risultano dorati.

"Ho mangiato questo dolce quattro anni fa da un'amica, anche lei dell'Afghanistan. Mi è piaciuto molto e ho cercato subito la ricetta su internet. Non mi piace chiedere le ricette di persona! In Afghanistan non è così comune preparare dei dolci in casa. Piuttosto li si comprano nei negozi, perché richiedono una lunga preparazione e dei forni specifici. Inoltre la preparazione dei dolci afghani è molto complessa e acquistarli già pronti non presenta dei costi alti. In Afghanistan si mangiano molti dolci a base di noce di cocco. Io avevo solo 12 anni quando ho lasciato il Paese. Ho dimenticato tanto... Ero giovane, e non cucinavo. Ma adesso cucinare è la mia passione e chiamo la mia famiglia in Afghanistan ogni giorno per dire cosa ho preparato. È da quando mi sono sposata (avevo 20 anni) che ho iniziato a cucinare. Mi piace soprattutto sperimentare. Per 2 anni ho vissuto in Iran con la famiglia di Mansour, mio marito. Poi ci siamo trasferiti a vivere da soli e un giorno lui mi ha detto: "Jameela, fammi il bamia!". Quando l'ho praparato, era come se l'avessi già fatto 1000 volte! L'avevo visto fare così tante volte che sapevo esattamente cosa fare. In Afghanistan, si mangia tutti insieme da un unico piatto. Mangiare è un momento di socialità".
Lavorare l'impasto con le mani per creare dei dischi

Infornare a 180°

Sfornare quando risultano dorati

Dal Kurdistan iracheno

Kfta
Kfta

5/6 persone

Ingredienti per l'impasto:
- 1 cipolla
- 3 tazze di riso lungo
- 250/300 g di carne macinata
- sale
- curcuma
- cumino
- pimento

Ingredienti per il ripieno:
- 400 g di carne macinata
- uvetta
- mandorle
- 2 piccole cipolle
- olio
- sale
- cumino
- pimento

Ingredienti per la zuppa:
- 1 cipolla
- olio
- acqua
- cumino
- pimento
- curcuma
- 1 tazza di riso
- 1 tazza di lenticchie rosse decorticate
- 1 tazza di burgul
- 1 tazza di ceci in scatola

Per prima cosa, preparare l'impasto che servirà a fare le polpette ripiene. Mettere a mollo le tre tazze di riso il giorno prima (devono stare in acqua diverse ore). Quando il riso è stato in acqua sufficientemente, scolarlo bene e frullarlo. Aggiungere la carne macinata e lavorare con le mani. Aggiungere il sale, la curcuma, il cumino e il pimento e lasciar riposare.
Procedere allora alla preparazione del ripieno. Affettare la cipola finemente e aggiungere la carne macinata. Impastare con le mani e aggiungere l'uvetta ammorbidita nell'acqua, le mandorle tritate, un cucchiaino d'olio, un pizzico di sale e le spezie secondo i propri gusti.
Per preparare la zuppa soffriggere una cipolla in poco olio in una larga casseruola. Una volta che risulta dorata, aggiungere tanta acqua e le spezie. Chiudere il coperchio. In una ciotola mescolare il riso con le lenticchie rosse, il burgul e i ceci, e aggiungerlo alla casseruola una volta che l'acqua bolle.
Procedere adesso alla preparazione delle polpette. Bagnarsi le mani e prendere una quantità di impasto per fare una sfera delle dimensioni di una palla da tennis. Con le dita aprire la palla e riporre all'interno del ripieno per 3/4, per poi richiuderla. Procedere in questo modo fino all'esaurimento dell'impasto.
Quando il riso, le lenticchie e il burgul sono quasi cotti, disporre nella zuppa le polpette e far cuocere per 45 minuti senza coperchio. Servire le polpette calde insieme alla zuppa.

"Noi curdi siamo divisi in tanti Paesi. Abbiamo diversi tipi di cibi e di molti di questi non si può dire che sono curdi al 100%. Ma questo piatto, il kfta, lo facciamo solo noi, e si mangia soprattutto per pranzo. Il burgul non lo mangiavo mai quando ero in Kurdistan, ce n'era tanto e non mi andava... Ora, invece, lo desidero tantissimo! Ma non si trova facilmente qua. Il burgul che ho usato oggi per questa ricetta viene proprio dalla mia città, Halabja, che purtroppo è famosa per l'attacco coi gas chimici di Saddam Hussein nel 1988. Ad Halabja facevano delle palle di kfta così grandi che uno a stento poteva finirle!
Chi mi ha insegnato a cucinare? Nessuno! A casa facevano tante cose... Ma dalla mamma non ho imparato nulla perché avevo due sorelle più grandi che facevano tutto. Per un anno ho vissuto nella casa dello studente perché studiavo all'università, poi dei parenti mi hanno chiesto di trasferirmi da loro, e allora ho cominciato a imparare tantissime cose da mia zia. Avevo un ottimo rapporto con le mie cugine, migliore di quello con le mie sorelle. Eravamo più che amiche. Crescendo, l'età non contava più. Mia zia e le mie cugine mi hanno insegnato tutto. Avevano un grande giardino e una casa grandissima, e c'era un muretto basso, non alto come la maggior parte delle case. Avevamo messo un dondolo e stavamo ore e ore a chiacchierare fino a notte fonda. In estate dormivamo sul tetto della casa. Mio cugino non riusciva a dormire perché noi parlavamo per ore, e ricordo che una volta ci lanciò un sassolino per farci smettere. Noi ci spaventammo tantissimo e scappammo via! Mi ricordo dei momenti bellissimi la sera...
C'era la guerra? Dipende da cosa intendi per guerra. Non è stato mai tranquillo per 8 anni, per via della guerra tra Iran e Iraq. Spesso bombardavano il mio villaggio anche 3 volte alla settimana. E poi c'era la guerra civile tra curdi e Stato... da sempre. I partigiani venivano spesso in città a combattere contro il soldati iracheni. E dopo la guerra tra Iraq e Iran, cominciò la guerra tra Iraq e Quwait. Anche se il Quwait era lontano, la guerra era in tutto il Paese. La guerra civile, poi, era lunga, e non potevi mai stare tranquilla. D'inverno faceva molto freddo. Riscaldavamo il salone dove si sedevano tutti con una stufa al kerosene, e prima di andare a letto si riscaldava la camera da letto. Una volta eravamo tutti seduti da mia zia, e vennero dei soldati alla finestra a controllare. Ci videro tranquilli e se ne andarono via. Spesso capitava che la mattina dicessero che nessuno poteva uscire di casa tutto il giorno. Si stava in casa tutto il giorno senza far nulla. I soldati cercavano i disertori come mio cugino. Lui aveva molta paura... Alcuni scavavano dei rifugi sotto la casa. Mio marito, per esempio, è stato in galera."
Ripieno

Impasto

Sfere da riempire

Riempimento

Riempimento

Sfera con ripieno

Sfere pronte da cuocere

Una sfera

Zuppa

Sfere pronte da cuocere

Sfere nella zuppa

sabato 4 aprile 2015

A taste of Eritrea

Misser, Kosta e Tiki Gomen



Misser

5 persone

Ingredienti:
- 5 cipolle
- aglio
- olio
- acqua
- 500 g di lenticchie rosse decorticate
- sale
- salsa di pomodoro
- paprika piccante

Tagliare le cipolle finemente e mettere a soffriggere nell'olio insieme all'aglio, alla paprika piccante e a poca acqua (1/4 di bicchiere). Lavare le lenticchie e aggiungerle al soffritto. Cuocere per 20 minuti fino a che non si saranno quasi sciolte e aggiungere eventualmente della salsa di pomodoro se risultano troppo asciutte. Regolare di sale.


Kosta

5 persone

Ingredienti:
- 1 cipolla
- olio
- aglio
- 1 kg di spinaci surgelati
- 1 peperone rosso

Soffriggere la cipolla con l'aglio nell'olio e poi aggiungere gli spinaci. Una volta morbidi toglierli dal fuoco e aggiungere il peperone crudo tagliato a listarelle. Servire.


Tiki Gomen

5 persone

Ingredienti:
- 2/3 cipolle
- 1 carota
- 1 cavolo
- 2/3 patate

Soffriggere la cipolla nell'olio, e poi aggiungere la carota tagliata a rondelle. Quando la carota è morbida aggiungere il cavolo tagliato finemente. Lasciare stufare, dopodiché aggiungere 2 o 3 patate tagliate sottili. Non aggiungere acqua.


Injera

10 persone

Ingredienti:
- 1 kg di farina integrale
- 1 manciata di farina di mais
- acqua
- lievito

Mescolare gli ingredienti fino a raggiungere un impasto non troppo liquido. Mettere a riposare in un contenitore chiuso per 36/48 ore. Una volta trascorso questo tempo, versare con un mestolo su una padella calda per formare il pane, che dovrà risultare soffice e molto poroso.

"In Eritrea, il caffé è un rito. La donna passa davanti alle altre donne sedute con il pentolino pieno di caffé, e mentre passa le donne annusano il profumo ed esprimono un desiderio. Si parla per una o due ore, e tutte rivelano i propri desideri. Per la preparazione, si tosta prima il caffé e poi lo si macina. Si accende la brace e si versa in un pentolino sul fuoco pieno di acqua fredda."
Brace
Rito del caffé
Caffé
Come servire
Versare il caffé
Tostare il caffé
Caffé tostato


venerdì 3 aprile 2015

Tutto iniziò una mattina di pioggia...

...dalla voglia di cucinare e di stare insieme, e soprattutto dal desiderio di sentire non solo i profumi di cibi lontani ma anche la loro storia.

Siamo Laura, Marta e Sabrina, e ci incontriamo regolarmente presso la Biblioteca Interculturale della Prima Infanzia a Lugano per degli appuntamenti saporiti e narrativi!